L’invidia è un sentimento di rancore ed ostilità nei confronti di qualcuno che possiede qualcosa che il soggetto invidioso desidera, ma non possiede.
Secondo Melanie Klein invidia e gratitudine sono sentimenti “primitivi” e strettamente in relazione, perché vengono sperimentati sin dalla nascita e sono fondamentali per lo sviluppo psicoaffettivo del bambino.
Secondo la Klein l’invidia si può definire come “un sentimento di rabbia perché un’altra persona possiede qualcosa che desideriamo e ne gode“. Inoltre l’impulso invidioso mira a portare via quel qualcosa o, se non fosse possibile, a danneggiarla. “L’invidia implica un rapporto con una sola persona ed è riconducibile al primo rapporto esclusivo con la madre“.

Sempre secondo la Klein la gratificazione che il bambino prova al seno della madre, provoca in lui sia sentimenti di invidia che di gratitudine. Se l’invidia non è eccessiva, potrà essere integrata nell’Io e prevarranno quindi i sentimenti di gratitudine. Le esperienze buone faranno in modo da “controllare” i sentimenti di invidia, che diminuiranno man mano.
Se invece prevalgono le esperienze cattive, i sentimenti di invidia prevarranno e saranno proiettati sull’ “oggetto ideale”, che sarà quindi attaccato. Questa condizione impedirà all’Io di uscire dall’ambivalenza e non vi sarà quindi la possibilità di avviare il processo di scissione tra l’oggetto ideale e quello persecutorio.
Ciò significa che l’oggetto ideale non potrà essere “usato” come oggetto identificatorio. L’impossibilità di trovare nell’oggetto ideale una identificazione riduce anche la speranza di trovare (in futuro) amore o aiuto e a causa della “distruzione” dell’oggetto, aumenteranno i sensi di colpa.
Un forte sentimento di invidia, impedisce una buona introiezione ed empatia e avvia a forme patologiche individuali e relazionali e non fa altro che aumentare la spirale dell’invidia.
“Finisce bene quel che comincia male”
dott. Gennaro Rinaldi
brutta cosa l’invidia, diciamo che in piccola parte tutti l’abbiamo, ma saperla gestire con saggezza è un elemento fondamentale per la nostra vita in genere. Poi secondo me c’è sempre un metodo per cercare in qualche modo di cancellarla, ovvero pensare a quante delle cose che noi abbiamo, e che gli altri potrebbero esserne invidiosi. Ovvero invece che pensare ” Guarda quello cosa possiede!!” possiamo pensare ” Cosa possiedo io che altri non hanno” 👍😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Max. Chissà che il tuo metodo non possa funzionare anche per qualcun altro.🙂 Per alcune persone è invece più difficile liberarsi da questo sentimento, tanto che può diventare finanche patologico.
"Mi piace"Piace a 1 persona