
“La vita non è quello che dovrebbe essere. E’ quello che è. Il modo in cui lo gestisci è ciò che fa la differenza”.
Virginia Satir.
Dare la colpa agli altri chiudendosi nella gabbia del “se solo..”
Definirsi continuamente cercando approvazione o scuse per qualcosa che non va.. toglie solo spazio vitale alla vita che, nonostante tutto, va.
Quanto siamo realmente capaci di gestire la nostra vita senza costringerci nelle gabbie delle definizioni e delle apparenze?
Dott.ssa Giusy Di Maio.
Il vero problema è quando definizioni e apparenze ce le appioppiamo da soli… e magari senza motivo.
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definizioni e apparenze te le calzi a causa del confronto con l’altro, altrimenti non avrebbe senso definirsi.. il discorso è (parlando anche con un paziente) quando si fa di tutto pur di risultare altro da ciò che si è, inducendo gli altri, indirettamente, a credere e aderire all’idea che hai di te e che gli altri credono (poi) vera aprendo a un incontro, a un vortice direi, in cui tutti fingono qualcosa. Fingo di essere ciò che non sono per “accontentarti” tu credi in quel che io ti dico per “accontentarmi”.
Sarebbe bello essere tutti nudi, almeno una volta.
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Sì, vero. E comunque, quando ti spogli di quello che credevi di essere, di voler essere o voler sembrare, è davvero più leggero vivere! 🙂
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troppo spesso ci sentiamo ingabbiati nelle realtà degli altri, ma a mio avviso la vera libertà consiste nel crearsi sempre spazi propri, dove fare quello che si vuole, in poche parole vivere nel vero senso della parola, anche se per fare questo talvolta dobbiamo sembrare scortesi nei confronti degli altri, che magari chiedono la nostra presenza…
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Max approvo ogni singola parola! davvero 😉
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