
Il “punto di valore” – punctum additionis, punto di addizione in uso nel XIV- consiste in un punto che, messo a destra di una figura (nota o pausa), ne indica un aumento proporzionale di valore. Esso può essere semplice “.”, doppio “..”, o triplo “…” portando ad un aumento:
- nel primo caso di metà del valore della figura di partenza
- il secondo punto “..” aumenta la metà del valore aumentato dal primo
- il terzo “…” la metà del valore aumentato dal secondo
Il punto di valore mostra un “punto” molto importante dei rapporti umani. Avvicinare e avvicinarsi alle persone crea una circolarità in cui la relazione, il proprio mondo interno e “chi io sono” aumenta, si raddoppia, triplica.. e così via.
Siamo tanti puntini bisognosi di avvicinarci e sostenerci; puntini dotati ognuno del proprio valore; esistenze calate nella grafia che è il nostro corpo, suoni in accordo o in disaccordo ma pur sempre piccole note sparse nell’attesa di trovare il punto giusto da tenere al proprio fianco.
“Finisce bene quel che comincia male”.
Dott.ssa Giusy Di Maio.