“Voglio giocare anche se ho il menisco in pezzi. Chi è sempre prudente non arriva mai primo. Io intendo giocare e vincere; è una follia? Farò il pazzo per tutta la vita.”
DIEGO ARMANDO MARADONA
Foto web – google
“È fantastico ripercorrere il passato quando vieni da molto in basso e sai che tutto quel che sei stato, che sei e che sarai non è altro che lotta”
DIEGO ARMANDO MARADONA
Murales – DIos Umano – Jorit (Napoli)
È pazzo chi lotta? O per lottare bisogna essere un po’ pazzi?
Ci vuole sicuramente un pò di follia, estro, genio, coraggio, motivazione, voglia di rischiare e cambiare, per restare unici e per lasciare il segno.
E credo che tutti, nel nostro piccolo, possiamo provare a farlo.
Finite le vacanze estive, siamo più o meno tornati tutti alle nostre consuete attività già da qualche settimana. Come fare per gestire lo stress da rientro?
Tenersi in forma, attività fisica o sportiva. Magari con ritmo.
Si, perché le performance sportive migliorano con la musica. Quindi camminare, correre, fare ginnastica o palestra al ritmo della propria musica preferita è un ottima idea.
La musica aiuta moltissimo a percepire meno la sensazione di fatica e quindi, può aiutare tanto con il miglioramento delle performance. Sono tanti i professionisti dello sport che utilizzano la musica per concentrarsi, per allenarsi e per prepararsi alle gare.
In alcuni studi effettuati in questi anni e pubblicati anche su importanti riviste di Psicologia e Sport , è stato osservato che la scelta della colonna sonora per accompagnare gli allenamenti non è casuale, ma finalizzata ad indurre stati emotivi ben precisi nell’atleta. Alcuni giovani atleti (tennisti) partecipanti ad una di queste ricerche hanno asserito che la musica li aiuta a sentirsi più energici e più sicuri di sé.
La musica ha la capacità di migliorare il tono dell’umore e di aumentare lo stato di vigilanza, inoltre può facilitare la concentrazione sui movimenti da eseguire negli allenamenti. Il ritmo e la melodia della musica è in grado anche di modulare ed armonizzare l’attività fisica. La differenza sul tipo di musica da ascoltare per allenarsi o per concentrarsi prima di una gara è però quasi sempre soggettiva.
Ognuno ha una preferenza personale rispetto la musica da ascoltare per agevolare la propria performance.