Ecco a voi un post sempre utile che ci fa comprendere meglio le differenze tra le figure professionali che ruotano attorno alla salute mentale.
Buona lettura!
P. – Dotto’ mi sento annoiata, senza voglia. Sono sempre stanca, piango facilmente e tengo paura, sto piena d’ansia.. ma mi posso prendere qualcosa? Che ne dite, mi faccio una risonanza.. una Tac?
(la signora è particolarmente agitata e parla velocemente)
Io – Signora io non sono un neurologo e neanche uno psichiatra, non posso prescrivervi dei medicinali..
P. – Dotto’ era per un consiglio, perché queste gocce – mi mostra un boccettino di un noto ansiolitico – mi abbattono un po’.
Io – Signora ma chi vi ha prescritto questo farmaco?
P. – Il dott. Z., mi mandò il mio medico di base. Prenotai la visita in ambulatorio. L’anno scorso più o meno.
Io – Ah ok, ricordate che dottore era? La sua specializzazione..?
P. – Dotto’ mi sento annoiata, senza voglia. Sono sempre stanca, piango facilmente e tengo paura, sto piena d’ansia.. ma mi posso prendere qualcosa? Che ne dite, mi faccio una risonanza.. una Tac?
(la signora è particolarmente agitata e parla velocemente)
Io – Signora io non sono un neurologo e neanche uno psichiatra, non posso prescrivervi dei medicinali..
P. – Dotto’ era per un consiglio, perché queste gocce – mi mostra un boccettino di un noto ansiolitico – mi abbattono un po’.
Io – Signora ma chi vi ha prescritto questo farmaco?
P. – Il dott. Z., mi mandò il mio medico di base. Prenotai la visita in ambulatorio. L’anno scorso più o meno.
Io – Ah ok, ricordate che dottore era? La sua specializzazione..?
P. – Neurologo o psichiatra mi pare.
Io – Forse un Neuropsichiatra?
P. – Eh bravo dottò! Proprio lui!
Io – Ok, perfetto. Quindi avete fatto una visita da un Neuropsichiatra. Io sono uno Psicoterapeuta signora, non è proprio la stessa cosa. Io non posso prescrivere un terapia farmacologica, ma posso aiutarvi a superare il vostro problema attraverso la Psicoterapia; una terapia somministrata attraverso le parole, la relazione, il tempo, lo spazio e le emozioni. Al massimo posso prescrivervi una Psicoterapia ad hoc – sorrido – .
P. – Allora mi servite voi dottò!!! Ho fatto bene a venire. Grazie! Mo’ vi racconto …
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Questo breve colloquio è tratto da un primo incontro avuto con una paziente qualche tempo fa. Ma è esplicativo della difficoltà che spesso hanno le persone ad intercettare la natura del loro problema e a chiedere l’aiuto di cui hanno bisogno, al professionista giusto. Da quando ho iniziato questa professione ho notato spesso una gran confusione. Proverò ora a definire le principali figure sanitarie che si occupano di salute mentale in tutte le sue sfaccettature, con un’attenzione particolare alla professione di Psicologo e di Psicoterapeuta.
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Lo Psicologo: la professione dello psicologo è una professione sanitaria ( in Italia è regolata dalla legge n. 56 del 18 febbraio del 1989) “comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione- riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alla comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”(articolo 1 della legge n.56). Lo psicologo, dopo l’esame di abilitazione, che avviene dopo un percorso di 5 anni universitari e un anno di tirocinio post lauream, può esercitare e lavorare facendo consultazioni, consulenze psicologiche, sostegno psicologico. Può fare riabilitazione, diagnosi e prognosi e stilare progetti individuali e sociali di crescita personale.
Lo Psicoterapeuta: in sostanza è uno Psicologo che si è ulteriormente Specializzato (4-5 anni di studio teorico, esperienziale e pratico con tirocinio ogni anno) all’uso di particolari tecniche per la diagnosi e la cura dei disturbi psicologici e situazioni di sofferenza psichica. Il tutto attraverso processi interpersonali (relazione), consapevoli, pianificati e con mezzi verbali e non verbali atti a portare un cambiamento e una trasformazione personale determinante ai fini del benessere personale, di coppia o familiare.
Lo Psichiatra: è sostanzialmente un medico. Lo psichiatra è laureato in medicina e ha conseguito, dopo l’abilitazione, successivamente una specializzazione in psichiatria. Anch’egli è uno specialista della salute mentale. Ha sostanzialmente un approccio medico-farmacologico a meno che non abbia anche una formazione Psicoterapeutica. A differenza dello Psicoterapeuta può prescrivere farmaci.
Il Neurologo: è uno specialista medico che si occupa delle patologie del Sistema Nervoso Centrale e del Sistema Nervoso Periferico. Il neurologo quindi è specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie che riguardano il sistema nervoso, quali ad esempio, demenze e malattia neurodegenerative, epilessia, dolore cronico, sclerosi multipla, disturbi neuromuscolari..
Il Neuropsichiatra e il Neuropsichiatra infantile: è anch’egli un medico, ma con specializzazione in Neuropsichiatria o Neuropsichiatria infantile. Ha quindi una formazione che spazia dalla neurologia e alla psichiatria. Si occupa quindi della diagnosi e della cura delle patologie neuropsichiatriche. In ambito clinico si occupa di patologie psichiatriche ma anche di disordini neurologici quali paralisi, afasie, ictus, cefalee ed emicranie, tremori, sincopi, convulsioni, vertigini, nevralgie, paralisi cerebrali. Anch’egli ha sostanzialmente un approccio medico-farmacologico. Il neuropsichiatra infantile, si occupa della diagnosi, della prevenzione e della cura dei disturbi neurologici e psichici di pazienti in età evolutiva.
Consuelor: non sono professionisti della salute mentale e attualmente non sono riconosciuti dall’ordinamento italiano, poiché la loro formazione è limitante e la loro attività di counseling è esclusiva prerogativa degli Psicologi. Riporto un pezzo della sentenza del Tar del Lazio del 2015: “Non può non convenirsi che la gradazione del disagio psichico presuppone una competenza diagnostica pacificamente non riconosciuta ai counselors e che il disagio psichico, anche fuori da contesti clinici, rientra nelle competenze della professione sanitaria dello psicologo.” – “l’attività di diagnosi del disagio psicologico rientra sempre e comunque pacificamente nelle competenze proprie dello psicologo ai sensi del citato art. 1 L. 56/1989.”